mercoledì 20 maggio 2009

PABLO NERUDA


IL TUO SORRISO
Toglimi il pane, se vuoi,toglimi l' aria, ma non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,la lancia che sgrani,l'acqua che d' improvviso scoppia nella tua gioia,la repentina onda d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi,a volte, d' aver vistola terra che non cambia,ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita.Amore mio, nell' ora più oscura sgrana il tuo sorriso, e se d' improvviso vedi che il mio sangue macchina le pietre della strada,ridi, perché il tuo risosarà per le mie manicome una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,il tuo riso deve innalzarela sua cascata di spuma,e in primavera, amore,voglio il tuo riso come il fiore che attendevo,il fiore azzurro, la rosa della mia patria sonora.

Riditela della notte,del giorno, delle strade contorte dell'isola,riditela di questo rozzo ragazzo che ti ama,ma quando apro gli occhie quando li richiudo,quando i miei passi vanno,quando tornano i miei passi,negami il pane, l'aria,la luce, la primavera,ma il tuo sorriso mai,perché io ne morrei.

Pablo Neruda

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